Vitamina E o α- tocoferolo
La sua attività è per lo più accentrata sull’azione antiossidante nei confronti di Caroteni e Retinolo.
L’ azione è attribuibile alla capacità di ” rompere ” le reazioni a catena che producono ” radicali liberi ” protagonisti della perossidazione.
Dal momento che quasi tutte le membrane delle cellule sono ricche di acidi grassi insaturi, la presenza più o meno accentuata di glutatione-perossidasi ( Vitamina E + Selenio ) si ripercuote sulla migliore integrità strutturale e funzionale delle membrane cellulari.
I ” vitameri ” sono i tocoferoli di cui il più attivi è l’ a- tocoferolo. I tocoferoli vengono sintetizzati naturalmente dai vegetali superiori e si trovano per lo più sotto forma di alcoli liberi nei semi e nelle foglie.
Il Ruolo metabolico della Vitamina quale fattore antiossidante , nella prevenzione dell’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi, fenomeno chiave nello sviluppo del processo di perossidazione dei grassi.
L’azione sui “ radicali liberi “ si sviluppa attraverso delle reazioni a catena che continuano il processo pertanto la Vitamina E è:
a) in grado di bloccare questo fenomeno donando un atomo di idrogeno ( ossidazione ) ai radicali perossilipidici, rendendoli in tal modo meno reattivi e bloccando di fatto la perossidazione lipidica.
b) si è evidenziato che il tocoferolo può interferire con l’attività di certe chinasi calcio/fosfolipide-dipendenti o proteina chinasi C (PKCs) interagendo direttamente comportandosi da anti-proliferativo su cellule tumorali. L’azione del tocoferolo come tale o come derivato organico (succinato) sulla crescita delle cellule maligne è provata da tempo.
Un gruppo di ricercatori italiani dell’Università di Ann Harbor nel Michigan ha scoperto come il tocoferolo può esercitare effetti diretti sull’espressione genica. Gli studi di questo gruppo hanno condotto alla scoperta di una proteina del citoplasma cellulare in grado di legare il tocoferolo (la Tocopheryl-Activated Protein-1; TAP-1) e programmare l’espressione di geni specifici.
L’azione coordinata di questi geni permetterebbe risposte specifiche a livello dell’apparato cardiovascolare, immunologico, nervoso e cartilagineo.
Le azioni ed i meccanismi con cui la vitamina E agisce nell’organismo erano quasi del tutto oscuri fino ad un decennio fa.
Tale reazione chiamata “ redox “ trasforma la vitamina E in un radicale α-tocoferossilico che è molto stabile, grazie allo sviluppo di fenomeni di risonanza, e che può reagire con la Vitamina C o con il glutatione o con il Co-enzima Q10 per riformare l’α-tocoferolo. Poiché lo sviluppo della perossidazione lipidica può determinare profonde alterazioni delle membrane cellulari, si capisce il perché alla vitamina E è riconosciuto un ruolo importante nel mantenere tali strutture indenni.
Ciò è verificato anche dal fatto che i globuli rossi ( eritrociti ) che sono particolarmente sottoposti a stress ossidativo, risentono abbastanza presto di stati carenziali di vitamina E divenendo più sensibili all’emolisi. ( test di KRL- M.Prost – Spiral ). La vitamina E, inoltre, regola l’attività di due enzimi ( la lipossigenesi e la ciclossigenesi ) coinvolti nella formazione di composti capaci di mediare i fenomeni d’aggregazione piastrinica i quali vengono accentuati dalla mancanza della vitamina ( prostanoidi).
Bioflavonoidi e Polifenoli ed il loro ruolo antossidante
Costituiscono una famiglia di qualche migliaia di molecole ( più di 5000 ) organiche naturali e seminaturali largamente presenti nel regno vegetale. È un gruppo molto grande di derivati del metabolismo secondario delle piante e sono caratterizzati, come indica il nome, dalla presenza di molteplici gruppi fenolici associati in strutture più o meno complesse generalmente di alto peso molecolare come gli acidi fenolici altamente polimerizzate come i tannini( non solubili ).
Il numero e le caratteristiche di tali strutture fenoliche sottolineano le uniche proprietà fisiche, chimiche, e biologiche ( metaboliche, tossiche, terapeutiche, etc….) di membri particolari della classe di polifenoli.