Nei ruminanti in fase di svezzamenti (vitelli, agnelli, capretti e bufaletti), la diarrea è considerata uno dei problemi più importanti che incide sul tasso di mortalità di un allevamento. Tra le primarie cause troviamo, in fase di svezzamento e post- svezzamento , la coccidiosi ( Emeria ) e la criptosporidiosi ( spore occulte ) le cui forme principali appartengono in genere a Cryptosporidium spp.
Le “oocisti” una volta assunte per via orale dai giovani animali ( acqua, foraggi e/o alimenti contaminati ) si liberano immediatamente nell’intestino attaccando il villo intestinale dove possono persistere anche per due mesi. Mentre la criptosporidiosi può comparire anche nei primi giorni di vita ( per contaminazione della madre ). La coccidiosi generalmente colpisce durante lo svezzamento ovvero nel momento di passaggio tra l’alimentazione “ lattea” e quella “vegetale”.
( by – Management of the Scouring Calf For Irish Farmers, Advisors, Vets -TECHNICAL WORKING GROUP – Doblin 2011 )
Criptosporidiosi
Le spore ( oocisti ) dei criptosporidi, una volta assunte per via orale dai vitelli, ( acqua, ambiente, foraggi ) diventano attive.
Ne bastano molto poche per liberare gli sporozoiti che colonizzano le cellule epiteliali che rivestono i villi intestinali per poi manifestare la malattia.
La contaminazione avviene per via orale o da acqua , dagli alimenti o da un ambiente contaminato dove possono persistere da 2 fino a 6 mesi. La criptosporidiosi si può manifestare anche al 3°-5° giorno di vita ma la maggior parte si ha a 2 settimane d’età. È una patologia molto contagiosa che si manifesta con diarrea, anoressia e disidratazione anche se raramente porta la morte del vitello, sempre ché non intervengano infezioni di origine secondaria ( coli, etc…e/o virali). Il decorso va dai 4 ai 18 giorni e a seconda di quanto e come i villi dell’intestino vengono colpiti, cambierà l’aspetto della “ diarrea “ ( chiara, scura, etc…). L’andamento è fortemente condizionato dallo stato del sistema immunitario così come il decorso. L’espulsione delle oocisti avviene attraverso le feci già al 16° giorno di vita.
La principale forma di profilassi è
- l’igiene dell’ambiente, ossia impedire che il vitello assuma le oocisti
- un sistema immunitario adeguato a seguito di una corretta assunzione di colostro di buona qualità (NUTRICOL IGG>18%)
Coccidiosi
L’infezione avviene normalmente per via orale ( oro-fecale ) e si diffonde con le oocisti mature. La trasmissione avviene direttamente o attraverso gli alimenti i foraggi e/o l’acqua.
L’organismo riproduce nell’intestino dell’ospite migliaia di oocisti che vanno a contaminare l’ambiente attraverso le feci.
In adeguate condizioni come temperatura, umidità e ossigeno, le oocisti maturano all’interno del vitello tra 3 e 7 gg e diventano in grado di infettare l’animale.
Ogni oocisti matura contiene otto “ sporozoiti”, ciascuno dei quali è in grado di entrare in una cellula intestinale dell’animale dopo l’ingestione oocisti e così via. Il 70 % circa avviene nell’intestino tenue, dove avvengono i danni maggiori ai villi intestinali.
Le conseguenze normali includono: una perdita della superficie di assorbimento durante l’intestino tenue e una ridotta capacità di assorbire nutrienti necessari.
Nei vitelli in crescita la coccidiosi ha un forte impatto negativo sulle future performance produttive delle bovine, bufale, capre e pecore da latte.
In tutte le specie e nella maggioranza dei casi si evidenzia solo feci liquide e perdita di peso. Le infezioni subcliniche, infatti, sono le più costose poiché i giovani animali in crescita ( vitelle, bufalette, caprette ed agnelle ) non sfruttano il “ picco di crescita” nel momento di maggior necessità ovvero nel post svezzamento.
Protocollo di prevenzione differenziale
Patogie protozoarie | Criptosporidiosi | Coccidiosi |
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Agente | Cryptosporidium spp | Eimeria bovis e Eimeria zuernii, etc. |
Incubazione | Tendenzialmente prima di 1 mese (5-15 gg) | Fine svezzamento ed inizio alimentazione vegetale |
Prime manifestazioni | 3-5 gg dopo ingestione oocisti | Durante il periodo di svezzamento |
Prima diarrea e/o feci liquide | 4-5 gg dopo ingestione oocisti | |
Terapie | Prodotti sintomatici ( reidratanti e dietetici ) | Somministrare concentrati e/o supplementi alimentari con “anticoccidici” nella fase di svezzamento |
Norme di prevenzione |
1) Impiego di colostro “potenzialmente efficace” o potenziare il colostro della madre (Banca del colostro aziendale) 2) Pulizia completa e radicale degli ambienti e attrezzatura per l’alimentazione dei giovani animali 3) Massimo isolamento dei soggetti colpiti che vanno comunque alimentati per ultimi 4) Registrazione degli animali colpiti |
1) Igiene e pulizia di ambienti ed attrezzatura per l’alimentazione dei giovani soggetti 2) Impiego di alimenti “ idonei e di buona qualità” come ad esempio i cereali per lo svezzamento dei giovani soggetti ( granella intera di mais e/o schiacciato di orzo) fieno di graminacee di “ ottima” qualità il meno contaminati da terra possibile 3) Se si è a rischio( in pratica lo sono quasi tutti gli allevamenti ) somministrare prodotti ad azione “ coccidiostatica” o con mangimi medicati ( con prescrizione veterinaria ) e/o attraverso prodotti fitoterapici specifici all’inizio della fase di svezzamento per circa 1 mese (es: Alicox granulé ) |
Disinfezione | Solarizzazione ed aereazione ed in più disinfettare con prodotti disinfettanti a forte azione perossidante ( Acqua ossigenata al 7,5% ) e/o Cloramina T 99% al 0,5% e/o Creolina 0,5 – 1% |